Romano Carletti, nonno «adottivo» di un bimbo macedone non vedente
«Lui non vedrà mai il cielo, il mare, i suoi fratellini: così ho deciso di aiutarlo». Commosso dalla condizione di non vedente del piccolo, il “nonno” adottivo Romano decide di sostituirsi allo scuolabus.
Obiettivo: Garantire al piccolo immigrato macedone non vedente di poter frequentare giornalmente la scuola.
Attività: Neppure sa pronunciarlo il nome di quel bambino macedone, Jaffer, eppure Romano Carletti è come se fosse suo nonno: tutte le mattine tenendolo per mano lo porta a scuola, altrimenti Jaffer non potrebbe andarci. Non vedente dalla nascita, la sua famiglia è emigrata per curarlo. Vivono alla Consuma, valle incantata al confine tra Firenze e Arezzo.
Il padre di Jaffer è taglialegna, impossibile accompagnarlo per lui. Sua madre non ha la patente, e lo scuolabus non è dotato di assistenza.
«Vedevo quel bambino cieco, lo guardavo e mi veniva da piangere – dice il signor Carletti – pensavo che per lui sarebbe stato impossibile vedere il sole, la luna, le stelle, il mare, la bellezza di questi boschi, il volto dei suoi fratellini, quello dei suoi genitori. È stato lì che è scattato qualcosa dentro di me: dovevo aiutarlo».
Prende Jaffer per mano, gli infila lo zaino sulle spalle ed escono insieme. «Andiamo a scuola, sei contento?» Jaffer dice di sì; Romano è anziano, non ci sente, e allora urla, tira fuori il montanaro che c’è in lui: «parla più forte che son vecchio e mezzo sordo». E allora Jaffer risponde più forte. Poi ridono entrambi, Romano guarda la strada, i boschi immacolati. Jaffer li immagina soltanto. Si prendono per mano, anche in macchina.
«L’abbiamo portato dal miglior oculista dell’ospedale di Careggi a Firenze, per ora ci sono poche speranze, magari in futuro, chissà» – dice Romano commosso – «Il mio sogno è che questo ragazzino un giorno possa vedere la bellezza del mondo, immagino un momento, prima o poi, in cui lo chiamerò da lontano e lo vedrò correre allegro e felice verso di me, per abbracciarmi».
«Il gesto di Romano è bellissimo — ha detto Roberto Pertichini, il sindaco del paesino confinante, Montemignaio — ci stiamo organizzando per consentire di far avere un’assistenza al bambino, affinché possa andare a scuola accompagnato da un educatore nello scuolabus … ma se la politica non ci aiuta, questi borghi rischiano di spopolarsi, ci sono sempre più vecchi e sempre meno bambini».
E se i vecchi sono questi, la speranza è che non muoiano mai.
Ambito territoriale: Consuma (Toscana) – Italia.