Agitu l’etiope, sulle Dolomiti con “La capra felice”

Agitu Idea Gudeta ha sottratto all’abbandono un terreno di undici ettari e lo ha valorizzato come pascolo, salvando dall’estinzione la bellissima capra Mochena: la passione di una capace donna etiope che ha saputo creare valore abbracciando un’antica tradizione.

Obiettivo: Dar vita a un’azienda di allevamento in un terreno incolto, salvando dall’estinzione una pregiata varietà di capre delle Dolomiti.

Attività: Agitu Idea Gudeta, etiope, da diversi anni vive la sua passione sui monti del Trentino, ossia stare in armonia con la natura: con la sua azienda agricola «La capra felice» ha salvato dall’estinzione la bellissima capra Mochena, che ha allevato con amore in un terreno abbandonato di undici ettari, valorizzandolo come pascolo per il suo gregge. Ha imparato dalla nonna come allevare capre e fare il formaggio con metodi naturali e tradizionali.
Nata a Addis Abeba, a diciotto anni Agitu è venuta in Italia per studiare e per sfuggire ai problemi politici dell’Etiopia.
È attaccatissima ai suoi animali: quando nota impronte o segnali di orsi, è pronta a sfidarli per proteggere il gregge: «mi chiudo in auto con dei petardi: basta fare un po’ di rumore».
Munge da sola le sue quaranta capre Pezzata Mochena e prepara in casa latte, yogurt e formaggio. La sua giornata lavorativa tipo: sveglia all’alba, mungitura, poi via al pascolo.
Numerosi i riconoscimenti nel mondo del «food», e portabandiera dell’agricoltura biologica e sostenibile in Italia, Agitu sarà protagonista dell’evento «Coltivare e Custodire», patrocinato dalle Aziende Vitivinicole Ceretto e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cn), quest’anno dedicato alle donne in agricoltura. Dalla coltivazione alla divulgazione, dai campi fino alla tavola: racconti, incontri, conversazioni, eventi teatrali, scambi e contaminazioni in cucina. Due giorni dedicati ad esplorare i valori della terra, a Pollenzo e nella Tenuta Monsordo Bernardina ad Alba.
«Coltivare e Custodire» è un evento che testimonia come l’enogastronomia sia una realtà culturale capace di unire, di creare ponti dando vita ai sinergie vincenti, dice Carlo Petrini, fondatore di Slow Food Internazionale. Durante l’evento Agitu Idea Gudeta sarà premiata assieme all’uruguaiana Laura Rosano, alle olandesi Lisa Fellman, Laura Wutrich e Giulia Crijnen.

Ambito territoriale: Italia, Etiopia.