Panatta e i bambini di oggi: «sono troppo sedentari»
Alla manifestazione «Un campione per amico» qualche anno addietro Adriano Panatta aveva consigliato a Luca e Carlotta Quinzi, genitori del piccolo Gianluigi, che all’epoca aveva cinque anni, di farlo giocare. Oggi l’ex ragazzino ha raggiunto la posizione 173 nella classifica del mondo, dopo essersi fatto conoscere per la prima volta nel 2013 vincendo il torneo juniores di Wimbledon.
Obiettivo: Lo sport, oltre che divertimento, è elemento fondante di una società sana.
Promuoverne la pratica, unitamente ad una sana alimentazione, è iniziativa utile e al tempo stesso lodevole.
Attività: Non è solo per scovare talenti che quest’iniziativa esiste: l’obiettivo è ricordare alle famiglie che lo sport ha un valore educativo inestimabile. «Un campione per amico», che oggi compie vent’anni, si è arricchita dei nomi illustri del grande ginnasta Jury Chechi, del calciatore Ciccio Graziani e del pallavolista Andrea Lucchetta.
«Promuovere lo sport in modo spontaneo, mettersi in piazza e entrare a contatto con i bambini, creature meravigliose – dice Adriano – bisogna promuovere l’esercizio fisico e il gioco a tutti i livelli, perché stiamo crescendo una generazione di piccoli sedentari troppo spesso sovrappeso».
Banca Generali si affianca per la decima volta a «Un campione per amico», capace di coinvolgere diecimila partecipanti a edizione. Quest’anno il giro ha toccato in due mesi le piazze di Napoli, Messina, Senigallia, Torino, Parma, Firenze, Portogruaro, Bolzano, Milano e Savona.
Adriano Panatta continua: «rispetto al passato l’attività motoria svolta a scuola è quasi assente … lo sport non si fa al computer o con l’iPhone». Basilare anche l’educazione alimentare: la sana merenda con pane e marmellata o pane e olio è scomparsa, per lasciare il posto a merendine industriali ricche di grassi e conservanti. «I genitori devono capire l’importanza di avviare i figli verso una vita di movimento; sono convinto che le lezioni, almeno alle elementari, dovrebbero terminare all’una, per consentire ai ragazzi di fare altre attività prima dei compiti».
E i risultati si vedono: nelle città toccate da «Un campione per amico» sono aumentate le iscrizioni ai corsi per principianti.
Ambito territoriale: Italia.
Questa buona pratica sociale compare nella Newsletter “I molteplici valori dello sport”.