L’isola spazzatura di Cristina
Tutti ormai siamo consapevoli che l’inquinamento marittimo rappresenta una vera e propria emergenza. Un’artista è riuscita a dare una rappresentazione particolarmente efficace di tale emergenza, per promuovere, fra i cittadini, buone pratiche sociali a favore dell’ambiente. L’artista ha creato uno stato che corrisponde ad un’isola galleggiante, grande come tre volte la Francia, costituita solo dai detriti di plastica che fluttuano nell’Oceano Pacifico.
Obiettivo: L’isola spazzatura di Cristina è la buona pratica messa in atto da Cristina che mette in evidenza l’inquinamento marittimo che avvelena la catena alimentare, con l’obiettivo di sensibilizzare la gente.
Attività:Fra la California e le Hawaii esiste un’isola galleggiante di circa 1,6 milioni di chilometri quadrati, con il nome di “Great Pacific Garbage Patch“. Rappresenta una superficie di circa 80 milioni di chilogrammi di detriti di plastica, in un’area grande tre volte la Francia.
Nel 2013, l’artista Maria Cristina Finucci ha deciso di dare visibilità a queste terre di nessuno, che avvelenano silenziosamente tutta la catena alimentare, creando uno stato virtuale con una bandiera, un’ambasciata e una costituzione. Tale stato viene rappresentato dalla Finucci attraverso enormi installazioni di tappi di plastica riciclati contenuti in reti che assumono di volta in volta fogge diverse. Si prevede:
- una responsabilizzazione rispetto all’emergenza in cui si trova il mondo;
- una riflessione sulle buone pratiche sociali, tese a riciclare, a non disperdere rifiuti nell’ambiente;
- la promozione di una strategia globale per superare il problema a livello mondiale.
Ambito territoriale: Stato virtuale The Garbage Patch State Wasteland.
Fonte:Corriere della sera, Supplemento Buone notizie, martedì 30 ottobre 2018.