L’edicola di Rossana, romantica (e resiliente)
I nomi fanno la differenza. Aggiungono sapore, scuotono le curiosità. Creano aspettative. Chiamare ‘castello letterario’ un’edicola cambia la prospettiva. È sempre una rivendita di giornali, ma vuoi mettere? Edicola è impersonale. Dà l’idea di un bancomat della carta stampata: arrivi, tiri fuori il portafoglio, e ti eroga il giornale. ‘Castello letterario’, invece, ti fa venir voglia di andarci ogni mattina.
Obiettivo: Promuovere i prodotti editoriali secondo inclinazioni culturali e curiosità.
Attività: ‘E una forma romantica di vedere l’edicola’, spiega Rossana Degasperi, 59 anni, che da cinque, ha costruito il suo ‘Castello letterario’ a Milano. Un chiosco di quelli che si notano, in zona Lambrate, via Conte Rosso. Una scelta coraggiosa, in un settore che in dieci anni ha visto le rivendite di giornali scendere di circa un terzo. Era necessario reinventarsi un mestiere in modo creativo ed energico.
‘Lavorare nell’editoria è sempre stato il mio sogno ’, confessa Rossana. Circondata dalla carta, dai titoli e dalle notizie che cambiano ogni giorno. I giornali che raccontano la vita e per cambiarla basta girare la pagina. Per Rossana un’edicola non è solo una semplice rivendita che mette negli scaffali qualsiasi prodotto. Lei con i clienti ci parla, li consiglia, il pungola. ‘Di molti libri classici in vendita conosco il contenuto e spesso mi ritrovo a riassumere l’argomento trattato al cliente interessato’, racconta Rossana.
Ci vuole un certo fisico per fare l’edicolante, ci vuole passione per vendere giornali, ci vuole strategia per restare competitivi. ‘La giornata inizia alle 4.30 per la sveglia e alle 5.30 con l’apertura dell’edicola. Dirò forse un’ovvietà, ma desidero sottolineare: un’edicola funziona commercialmente se viene supportata dalla distribuzione e dalla diffusione’. A partire dalla gestione del responsabile della distribuzione notturna Vittorio, dalla celerità dei portatori Reda, Pato e Joco. Inizia qui il successo della giornata, se la merce arriva in ritardo è un danno economico notevole per l’edicola, perché ogni mattina ci sono delle aziende importanti da servire e utenti che vanno al lavoro presto’, spiega Rossana.
L’edicola di via Conte Rossi è diventata l’epicentro anche di eventi che coagulano il quartiere: il Fuori Salone del Mobile in via Ventura, iniziative a carattere sociale promosse da Vivilambrate, Acli, Municipio 3. Un altro aspetto importante è la collaborazione che si è creata con alcuni edicolanti: Guido e Fabio (Largo Gemito/Casoretto), Oscar e Loredana (Teodosio/Pacini), Cinzia e Cristiano (Teodosio/Porporta).
Rossana è sicura: ‘Questa è la ricetta per il futuro delle edicole: professionalità, collaborazione, competenza e un pizzico di umanità’.
Questa buona pratica sociale compare nella Newsletter “Il valore delle reti di prossimità“.