A cura di Marika Iannone

Vincenzo Schettini è un docente di fisica che ha deciso di aiutare i più giovani impartendo lezioni di fisica, la disciplina che lui insegna. Ne ha scritto un libro ed è in programma un tour teatrale, in cui l’obiettivo è anche quello di invogliare i ragazzi a non vivere interamente guardando lo smartphone, ma sfruttare la loro curiosità e intelligenza per altri progetti e per vivere la realtà che li circonda.

Obiettivo

Insegnare fisica agli studenti e promuovere un uso inferiore degli smartphone.

Attività

Rendere la scuola e il sapere più attraenti agli occhi degli studenti non è cosa facile, specialmente se questo vuol dire abbandonare lo smartphone e la “condivisione” via social. Una persona però è riuscita in questo intento, lui si chiama Vincenzo Schettini e ha iniziato il suo percorso dando delle lezioni di fisica in diretta online, per aiutare gli studenti. Ma c’è di più: rendere più accattivante la scuola attraverso dei progetti che possano legare l’apprendimento alla realtà possono essere un’idea e uno stimolo ulteriori. Ecco perché i ragazzi possono essere anche spinti ad ideare progetti come startup, trasformando un’idea in concretezza…ma come si fa? Spegnendo il telefono, secondo Schettini. Per quanto possa sembrare un passo difficile, specialmente per una generazione nata e cresciuta in un’era digitale e già abituata dalle loro famiglie a spegnersi, letteralmente, di fronte ad uno schermo, un nuovo modo di vivere è possibile. Sono i genitori stessi a catapultarsi in un modo virtuale, tante volte per fuggire dalla realtà. I ragazzi seguono il loro esempio, e si sentono legittimati a farlo, finché altre cose, come l’irruenza e la svogliatezza, non prendono il sopravvento. Allora sì, è colpa dei telefoni; quando basterebbe condividere di più le loro vite e l’ambiente che li circonda. I ragazzi fanno molte domande, sono creature curiose e intelligenti ed è essenziale dare loro degli strumenti per sapere come approcciarsi alla realtà e dei canali per esprimerli. Per Schettini, la curiosità può essere una forte molla che può trovare uno spazio nel futuro dei giovani. E lo espone attraverso la sua disciplina, la fisica, ben spiegata ai ragazzi nel suo libro “Ci vuole un fisico bestiale” e un tour teatrale in tutta Italia.