Un museo di plastica
Secondo alcuni dati, la plastica rappresenta il 95% dei rifiuti nel Mediterraneo e gli effetti negativi dell’inquinamento si vedono anche sulla fauna; infatti, la maggior parte delle specie marine ingeriscono plastiche o microplastiche.
Enzo Suma, di Ostuni, ha creato un sito web per mostrare reperti di plastica e sensibilizzare sul tema.
Obiettivo: Un museo di plastica è una buona pratica che ha come scopo quello di promuovere un uso più consapevole e responsabile della plastica.
Attività: Enzo Suma, 40enne di Ostuni, ha idealizzato un sito web, Archeoplastica.it, un museo virtuale dove è possibile osservare più di 200 oggetti in plastica risalenti agli anni ’50-’60 trovati nelle spiagge pugliesi da volontari.
Gli oggetti sono stati riprodotti attraverso la tecnica della fotogrammetria e possono essere esaminati nei minimi dettagli, dato che l’acqua non li ha decomposti.
L’obiettivo del museo online è di portare l’educazione ambientale e il volontariato naturalistico nelle scuole e di organizzare giornate di raccolta collettiva.
Secondo Suma, infatti, “l’importante è promuovere un uso più consapevole e responsabile della plastica. L’osservazione e la messa in mostra di reperti di plastica spiaggiata da cinquant’anni è il pretesto per raccontare una storia senza fine, quella della plastica, immortale. La conoscenza e la consapevolezza del problema sono elementi necessari che portano al cambiamento di ciascuno di noi nell’uso quotidiano della plastica”.
Fonte: Corriere della sera, Buone notizie.