[A cura di Marika Iannone]

Sauro Pellerucci, stanco della narrazione negativa proposta dai social e dai giornali, decide di aprire un sito e una pagina Facebook destinati al racconto di persone che compiono buone azioni, in modo disinteressato. Buone pratiche sociali, quindi. E non solo. A questo, ha aggiunto anche un libro e una società di comunicazione “Pagine Sì!”.

Obiettivo

Modificare le narrazioni quotidiane, concentrandosi sulle persone che compiono buone azioni.

Attività

Quante volte il nostro umore cambia, durante la giornata, perché non facciamo altro che ascoltare e leggere notizie negative sulla società in cui viviamo? Guerre, violenze, povertà. Da un lato è certamente un bene che se ne parli; nell’era moderna, la tecnologia permette di conoscere contesti e condizioni che un tempo sarebbero stati difficili da reperire, ma d’altro canto sembra quasi che le notizie peggiori facciano più click e visualizzazioni delle altre. E non parliamo neanche di quanto queste siano distorte e veicolate dal giornale di quel partito al quotidiano di quell’altro orientamento. Stanco di questo via vai di incessante dolore, manomesso dai più beceri like e subdoli e logorroici commenti, Sauro Pellerucci, oggi 57enne e originario di Borgaria, una frazione di Narni, in provincia di Terni, ha deciso di aprire un sito e una pagina Facebook destinati solo ed esclusivamente alle persone che compiono buone azioni senza chiedere nulla in cambio- “Io sono una persona per bene” è il suo titolo. Insomma, anche Sauro, come noi, ha deciso di narrare quelle che noi definiamo “Buone pratiche sociali”. C’è la storia di Nicola Libertazzi, il carabiniere pugliese che, nei giorni di alluvione in Emilia Romagna, non ha esitato a gettarsi in acqua per salvare delle persone intrappolate nel fango; del benefattore anonimo, in provincia di Parma, che ogni anno regala cibi gustosi al personale della scuola e alle famiglie dei ragazzi; dell’imprenditrice Elena Ferraro, costretta a vivere sotto scorta per aver denunciato un tentativo di estorsione mafiosa, nella sua clinica, da parte del cugino del boss Messina Denaro. Sauro procede la sua narrazione, scrivendo anche un libro intitolato “Il mondo delle persone per bene”, un manifesto del bene che dà voce a tutti coloro che, in silenzio, operano per gli altri in modo disinteressato. Raggiunge poi la costituzione di un’azienda, Pagine Sì!,  protagonista nel settore digitale della comunicazione. Se, però, chiedi a Sauro se si reputa una persona per bene, lui risponde che dovrebbero essere gli altri ad appurarlo. Di certo ce ne sono tante al mondo ma che, in qualche modo, soccombono a chi stenta a credere che ad oggi possa esistere davvero il bene. Resistono, però, esattamente come il papà di Sauro che alla domanda del figlio: “Papà, oggi conviene essere buoni?” lui, un uomo malato e costretto sulla sedia a rotelle, risponde con un sorriso. E questa è la risposta ad ogni nostro dubbio.

Ambito territoriale

Terni, Umbria.