La “Nuvola di Mare” per raccogliere la plastica
Secondo i dati del WWF, ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo, l’equivalente di 33.800 bottigliette di plastica gettate in mare ogni minuto. L’inquinamento da plastica sta continuando a crescere e se i Paesi non adottano soluzioni concrete ed efficaci, entro il 2050 l’inquinamento nell’area mediterranea quadruplicherà.
Brasili, giovane laureato, si è mobilitato per trovare una soluzione all’inquinamento dei mari.
Obiettivo: Raccogliere la plastica in mare e riutilizzarla nella produzione manifatturiera.
Attività: Matteo Brasili è un giovane laureato alla Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano e, per il lavoro di tesi, ha pensato a una possibile soluzione che potesse contribuire a contrastare l’inquinamento delle acque. Per prima cosa ha intervistato pescatori, enti portuali e altri operatori della sua città natale, Porto Sant’Elpidio, ma anche di Ancona e San Benedetto del Tronto, capendo che grazie ai loro mezzi e gli strumenti, i pescatori potevano recuperare la plastica presente nel mare e riportala a terra. A questo punto, Brasili ha chiamato in causa tutte quelle aziende italiane che si stanno operando per introdurre le plastiche riciclate nella loro produzione, che avranno quindi il compito e la possibilità di riutilizzare tutta la plastica raccolta dai pescatori.
Infatti, grazie a questa idea, i rifiuti trovati dai pescatori non verranno più buttati nuovamente in mare, ma potranno essere scaricati al porto perché le imprese manifatturiera recupereranno la plastica.
Considerando però che le reti dei pescatori molte volte hanno dei buchi troppo grandi per raccogliere le microplastiche, Brasili ha così inventato un nuovo mezzo, un oggetto simile a un parabordo, la “Nuvola di Mare”, un cilindro cavo con un filtro ad elica.
Il prototipo è ancora in fase di sviluppo, considerando i blocchi causati dal lockdown, ma ha già vinto l’edizione italiana del premio internazionale studentesco James Dyson Award 2020.
Brasili si è comunque promesso di donare parte del ricavato ai pescatori che, oltre alle motivazioni etiche, hanno ora un incentivo in più.
Ambito territoriale: Porto Sant’Elpidio, Marche.