La maratona rosa

La maratona rosa, con altre 500 ragazze incontro al mondo

Lo sport è uno strumento formidabile per l’educazione, la formazione dei giovani, per la  promozione della salute e della qualità della vita dei cittadini.

Ma può rappresentare anche un ambito operativo per valorizzare il ruolo delle ragazze e delle donne nella società, al fine di ridurre le differenze di genere. Un’esperienza particolarmente significativa è quella realizzata da una squadra di calcio femminile di un istituto di istruzione secondaria nel milanese.

Obiettivo: La maratona rosa per promuovere, attraverso lo sport, il ruolo delle donne nella società rendendole più forti, consapevoli e battagliere.

Attività: Una professoressa dell’Istituto di istruzione secondaria “G. Torno” di Castano Primo ha creato dal nulla una squadra di calcio femminile che ha avuto buoni risultati ai campionati studenteschi. Dopo quella esperienza positiva  le ragazze sono state scelte  per  rappresentare l’Italia a “Sherus-Active girl’s lead”, un evento organizzato da ISF (International School Sport Federation), un organismo  legato al Comitato Olimpico Internazionale e al progetto Erasmus+ dell’Unione Europea. Insieme ai loro insegnanti le ragazze hanno partecipato ad un programma fittissimo di attività che si sono svolte a Parigi ed hanno previsto:

  • caccia al tesoro (la “Culturale scavenger hunt”) in cui le partecipanti, divise in gruppi multiculturali e multilingua, hanno attraversato Parigi facendo foto e rispondendo a quiz storico-culturali;
  • performance delle Italian Football Players tenutasi in ora serale, con una coreografia a sfondo calcistico, con palleggi, salti e una spruzzata di hip hop;
  • corsa di tre chilometri insieme a millecinquecento ragazze francesi, accolta con  calore e simpatia da parigini e turisti, che hanno incitato e salutato entusiasticamente le atlete fino alla premiazione;
  • conferenza oggetto di incontro con quattro grandi donne dello sport, evento che si è rivelato molto coinvolgente.

Ecco la testimonianza delle studentesse: “ I loro racconti, le loro vittorie e sconfitte ci ispireranno sempre. Avere un sogno; avere rispetto di sé, degli altri, delle regole; essere perseveranti; non porsi dei limiti; confidare nella famiglia. Queste parole chiave ci renderanno più forti. Non le dimenticheremo mai. Come non dimenticheremo le ragazze australiane, keniote, argentine, olandesi che hanno condiviso questi splendidi giorni. Come non dimenticheremo Giuliana Cassani, che ha reso possibile questa avventura; la Prof. Patrizia Morosi, la migliore coach del mondo e il Prof. Graziano Barera, una roccia sorridente per tutti e non solo per noi!”

Ambito territoriale: Castano Primo (Milano) – Italia.

Questa buona pratica sociale compare nella Newsletter “I molteplici valori dello sport”.

Questa buona pratica sociale compare nella Newsletter “Donne e sport”.