In bici a forza di braccia

In bici a forza di braccia

Obiettivo: In bici a forza di braccia con la finalità di reclutare e sostenere gli atleti paralitici.

Attività: “Le mie gambe non mi mancano: la mia vita, quella vera, è iniziata dopo l’incidente” racconta Ana Maria Vitelaru classe 1983 che quando non ne aveva ancora diciassette è scivolata sui binari alla stazione e fu travolta da un treno che le causò sin da subito l’amputazione di entrambe le gambe.
Nata in Romania, è arrivata in Italia per amore oggi vive alle porte di Reggio Emilia e veste la maglia azzurra della nazionale di paraciclismo.  
Per Anna l’handbike è stato amore a prima vista: “nel 2013 ero in Liguria per un torneo di basket in carrozzina, e ho visto queste biciclette; è bastato salirci sopra una volta per capire che non sarei più voluta scendere”.
In sei anni Ana Maria è diventata una delle regine della disciplina conquistando medaglie ai Mondiali e alla Coppa del Mondo. Per lei non esistano limiti: “è lo sport stesso che disabilita ogni limite. Dopo il mio incidente tutti dicevano che non avrei più potuto affrontare le salite, si sbagliavano: lì ho capito che nulla è impossibile”.
Alex Zanardi ha inserito Ana Maria nel team degli atleti di “Obiettivo 3”, iniziativa volta a reclutare e sostenere gli atleti paralitici che puntano alla qualifica per i Giochi di Tokyo 2020; sei di loro sono stati selezionati per essere protagonisti di un ulteriore progetto: “Rio Mare Nutre lo Sport”.
“Quello di Rio Mare è un aiuto davvero prezioso – conferma la veneziana Giulia Ruffato, un’ischemia improvvisa l’ha costretta in sedia a rotelle alla fine del 2013 – e non solo perché mi permette di dedicarmi almeno mezza giornata allo sport e tentare di realizzare il sogno olimpico, ma perché sentire di avere qualcuno che crede in te è una spinta in più a superare avversità e fatiche”.   
Federico Mestroni, un altro degli azzurri di handbike sostenuti da Rio Mare, costretto su una sedia a rotelle dopo una caduta con la moto da cross, ha scoperto il ciclismo grazie alla “bici” regalata da un amico, e in meno di tre anni ha conquisto la maglia iridata a Maniago 2018, insieme al lasciapassare per il sogno più grande: Tokyo 2020.

Ambito territoriale: Romania e Italia.

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