Eventi young friendly al Museo Poldi Pezzoli

Eventi “young friendly” al Museo Poldi Pezzoli

Un museo non può essere considerato solo un luogo in cui si conserva il passato, ma un contesto che, attraverso la valorizzazione della memoria storica, promuove l’identità culturale di un territorio e di una comunità. Per questo è fondamentale che un diventi un luogo di incontro e di confronto con i giovani.
Particolarmente interessante in tale prospettiva è l’esperienza realizzata dal Gruppo “Giovani amici del Museo Poldi Pezzoli”.

Obiettivo: Aprire le porte della casa-museo ai giovani, rendendolo un luogo di incontro e confronto.

Attività: Dal 2016 al Museo Poldi Pezzoli di Milano, una fra le più importanti e famose case-museo del mondo, alcuni studenti universitari del gruppo dei Giovani Amici del Museo Poldi Pezzolirealizzano di frequente gli eventi “young friendly. In tre anni hanno portato al museo oltre duemila ragazzi fra i diciannove e i venticinque anni. Gli eventi sono comunicati solo attraverso canali innovativi: addio alle newsletter, via libera al passaparola e al digitale (Facebook, Instagram, Spotify, blog e pagine universitarie). Innovazione anche nelle proposte: aperitivi con e-contest fotografici, galà di raccolta fondi con un tocco flou, visite-gioco come la “caccia al particolare”. L’ultima novità, i tour con il “chatbot”, realizzato da InvisibleStudio, ovvero una visita attraverso una coinvolgente chat interattiva su Facebook Messenger.
La prima a credere nelle idee degli studenti è stata Stefania Rossi, responsabile della promozione del Poldi Pezzoli, appoggiata dal direttore Annalisa Zanni. “Ho sempre avuto grande fiducia nei ragazzi; quando alcuni di loro mi hanno scritto, li ho incoraggiati a riunirsi e a farci delle proposte”.
I giovani volontari provengono da facoltà diverse: non tutti sognano di lavorare in questo campo, ma collaborando, hanno sviluppato quelle soft skills, le competenze tanto richieste oggi dal mondo del lavoro.
“I nostri obiettivi sono sia aprire sempre di più il museo ai giovani, sia – aggiunge Elena Simoni, ventitré anni, tra le fondatrici del Gruppo – renderlo un luogo di incontro e confronto”.

Ambito territoriale:  Milano Italia.