[A cura di Marika Iannone]

“Gli Alfieri della Repubblica” sono una parentesi nel racconto delle nostre Buone pratiche sociali. Si tratta di una disamina di tutte le giovani personalità che hanno ricevuto questo importante titolo, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante l’anno 2023. Sono un esempio di azioni e personalità che hanno operato in vista del miglioramento di una condizione sociale, senza alcun tipo di tornaconto, gratuitamente. Insomma, sono delle nuove Buone pratiche sociali. Questa è la storia di Alexander Bani e della sua amicizia con Sasha, un bambino fuggito dalla guerra.

Obiettivo

Aiutare un bambino, scappato dalla guerra, ad inserirsi in un nuovo ambiente.

Attività

Alexander Bani è un ragazzo residente a Città di Castello (PG), classe 2012 ed è stato insignito del titolo di Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella nel 2023. In un periodo come questo, ricco di malvagità, di difficoltà, in cui è difficile continuare a credere in qualcosa di buono, Alexander ha dimostrato quanto bene ancora si possa fare per il prossimo. Sasha è un bambino ucraino, fuggito dal conflitto che ha colpito il suo paese due anni fa e ospite di una famiglia italiana per alcuni mesi. Alexander non si è tirato indietro e ha dimostrato amicizia e solidarietà verso il piccolo Sasha. Il suo istituto scolastico, come tante scuole italiane, ha accolto bambini e ragazzi in fuga dalla guerra in Ucraina e, tra questi, vi è proprio Sasha, con la sua mamma e il fratellino di due anni, scappato dopo che i missili russi avevano raso al suolo la sua città di provenienza. Alexander, di madre russa, si è improvvisato mediatore culturale per permettere al compagno di sentirsi inserito in quel nuovo ambiente e non solo, i due bambini sono diventati amici inseparabili. Grazie a questo gesto e a quest’amicizia, Sasha ha potuto avvertire quel senso di normalità che tanto agognava e che forse aveva rimosso, visto il trauma della guerra e le difficoltà che questa comporta. Cambiare paese e non avere più una casa e una vita è una condizione di abisso e ingiustizia che nessun essere umano dovrebbe mai vivere. Men che meno un bambino. Per fortuna, però, c’è Alexander e le persone come lui a ricordarci di come si possa ricominciare, partendo da un sorriso.