[A cura di Marika Iannone]

Il cimitero degli inglesi sembra un luogo catapultato da un’altra epoca, ricco di fascino, di silenzio. Julia Boltom Holloway se ne prende cura ormai da tanto tempo, grazie all’aiuto di molti volontari e parenti o amici dei defunti. Occuparsi di un luogo così peculiare, occuparsi dei suoi segreti, dei suoi odori, del suo ambiente, è sicuramente inusuale; significa curare la morte e l’amore, le storie, tante, come ci fosse una biblioteca in un giardino silente.

Obiettivo

Prendersi cura e occuparsi della gestione del cimitero degli Inglesi.

Attività

Julia Boltom Holloway è una suora di 85 anni che si prende cura del cimitero degli inglesi, camposanto della Chiesa Evangelica. Si aggira come una trottola in questo contesto così pieno di umanità, silenzio e rispetto, perché c’è sempre qualcosa da fare, come dare l’acqua ai fiori. Si tratta di 700 salme sepolte in piazzale Donatello, a Firenze, che risalgono al periodo che va dal 1827 al 1877 e che per lei non hanno più segreti. Julia è cresciuta sotto i bombardamenti nazisti in Inghilterra, a 16 anni si è trasferita con la famiglia in America. Grande studiosa di Dante e di italianistica, ha insegnato prima all’università di Berkley e poi di Princeton. All’età di 55 anni, viene folgorata dal cattolicesimo e decide di diventare suora della congregazione della Sacra Famiglia. Un altro colpo di fulmine, per lei, è avvenuto quando ha visto Firenze, visitata con suo padre nel 1959, funzionario del Fao. L’ ultimo incontro determinante fu con il console svizzero, il quale le chiese di occuparsi del cimitero degli Inglesi, di proprietà della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera. Non è stato semplice per lei riqualificare il camposanto a Piazzale Donatello; per questo, è stata aiutata da una famiglia rom che ospita e a cui dà lezioni di italiano. Sono state recuperate 700 tombe su 1400, molte delle quali di persone povere e nobili, come il figlio di Guglielmo IV d’Inghilterra a pochi passi dalla governante di uno degli Zar, e trasformato questo luogo, divenuto ostaggio dei tossicodipendenti, in un luogo di quiete e rispetto. Si direbbe il luogo più democratico di tutti, perché la morte ci pone tutti sullo stesso livello. Attualmente, non è possibile essere sepolti lì, ma suor Julia ha invitato i parenti e gli amici dei defunti ad aiutarla a prendersi cura dei giardini, dei vialetti, così da poter continuare a vivere insieme alle anime dei loro cari.

Ambito territoriale

Firenze, Toscana.