In bici per portare le Fiandre in Martesana
Negli ultimi anni molti eventi del ciclismo sono nati. Il loro numero è letteralmente esploso. A Milano e dintorni ce n’è quasi uno ogni mese. Ma Giovanni Pirotta ha usato la fantasia e mischiato il suo dialetto con una sorta di fiammingo maccheronico per creare una manifestazione non competitiva- La Martesana Van Vlaanderen.
Obiettivo: Lo scopo non è vincere, ma fare fatica e stare insieme.
Attività: Il Giò, come lo chiamano tutti in paese, ci ha pensato per qualche anno. Prima ha accarezzato l’idea mentre macinava chilometri sulla sua bicicletta. Poi, con grande entusiasmo, un po’ d’immaginazione e l’aiuto degli amici più fidati, l’ha messa in pratica. E ha organizzato una manifestazione di ciclismo dal basso che, almeno per un giorno, trasforma le strade delle sue zone, a cavallo tra le province di Milano e Bergamo, in quelle ben più celebri delle Fiandre, regione del Belgio da sempre patria delle due ruote. ‘Sono un centinaio di chilometri per un dislivello totale di cerca 1000 metri’, spiega con orgoglio Giò, che all’anagrafe è Giovanni Pirotta, trentaduenne ingegnere di Inzago, comune della Martesana. L’iniziativa che si è inventato, il cui nome fa il verso al Giro delle Fiandre, si chiama Martesana Van Vlaanderen, è nata nel 2016 e si tiene il giorno prima della competizione dei professionisti.
La Martesana Van Vlaanderen è una manifestazione non competitiva e gratuita. ‘Lo scopo non è vincere, ma fare fatica e stare insieme. Per questo il percorso è accessibile a tutti’, precisa Giovanni. I partecipanti non sono mai mancati: dai 350 della prima edizione ai 550 dell’ultima, tenutasi lo scorso 6 aprile. ‘Negli ultimi anni ho visto nascere molti eventi simili al mio’, racconta l’ideatore, ‘ma le iscrizioni alla Martesana Van Vlaanderen 2019 le ho esaurite in poco più di dodici ore: in rete si è creato un bel passaparola’. Ed è proprio grazie al web che Giovanni ha trovato nuovi compagni di avventura.
Fin dal primo anno la Martesana Van Vlaanderen ha unito le forze con altre due manifestazioni molto simili: la Coppa Asteria a Bergamo e la Muretti Madness a Firenze. Ne è nato Il Trittico, che gli organizzatori definiscono ‘un esperimento riuscito di ciclismo dal basso ’, dedicato a chi ama ‘ pedalare lungo strade nascoste e poco battute, attraversando territori non comuni, molto spesso in salita, qualche volta su ciottoli e sterrato’. Nel 2018 le tre iniziative hanno coinvolto gratuitamente oltre mille partecipanti e quest’anno, con la Muretti Madness in programma il prossimo 26 ottobre, l’obiettivo è superare anche quella quota. Una crescita costante, cui ha contribuito anche la collaborazione con un locale milanese dedicato alle due rote, l’Upcycle.
Nel 2019, per la prima volta, qualcuno è arrivato dall’estero per pedalare sulle strade della Martesana. Si chiama Simon. C’é la tentazione di ricambiare la visita e andare finalmente a seguire la competizione cui si è ispirati. Giovanni lo ammette. ‘Non ci sono mai stato e mi piacerebbe. Ma fino a che continuerò a divertirmi e a non sentire troppo il peso dell’organizzazione credo che resterò qui a pedalare in Martesana’.
Ambito territoriale: Tra le province di Milano a Bergamo.
Questa buona pratica sociale compare nella Newsletter “I molteplici valori dello sport”.