La street art è legata alle realtà di periferia, considerate molto spesso dei non-luoghi problematici. Spesso, però, non si riconoscono le bellezze e il potenziale che nascondono. “Io vorrei” è un progetto di Cesare Cremonini che, tramite la street art, valorizza il potenziale degli studenti che studiano e vivono nelle periferie. 

Obiettivo

Portare la street art nelle scuole delle periferie, e dare valore ai giovani di domani.

Attività

Cesare Cremonini, celebre cantante bolognese, ha cercato di allargare i confini del suo ultimo album “La ragazza del futuro” tramite il progetto “Io vorrei”. L’idea è portare la street art nelle periferie e in quartieri difficili, e avviare attività di recupero in collaborazione con le scuole. Fino a ora il progetto è stato avviato a Ponticelli, zona suburbana di Napoli, nello Sperone a Palermo, e nell’area ostiense a Roma. Lo street-artist Giulio Rosk ha colorato le vie di queste tre località, ritraendo in formato sedici metri per cinque i volti dei ragazzi di domani: Raffaele Giusti, Gaia Laurendino e Diana Beretta colorano già le vie. I volti di domani. Secondo le parole di Cremonini, rilasciate al Corriere della Sera, “è inconcepibile alla mia età e con 22 anni di carriera sulle spalle non pensare a una dimensione collettiva dell’arte, a una visione del mondo che includa nelle canzoni qualcosa di più largo della nostra intimità”.

Il progetto non si ferma all’arte e ai murales. Nelle scuole di quartiere infatti sono stati  realizzati dei laboratori creativi, e sono previsti degli interventi di riqualificazione mirati in funzione delle richieste e delle esigenze dei singoli istituti. Ad esempio: una mensa, un cortile sicuro dove poter giocare, aule studio per le attività pomeridiane. 

Il progetto e la presenza di Cremonini ha avuto degli effetti diretti sugli studenti, stimolando riflessioni nei ragazzi e dando loro forza emotiva e psicologica

Ambito territoriale

Italia



Fonte: Buone Notizie, inserto del Corriere della Sera