Parchetto Cimiano

E ora il parchetto Cimiano è un’oasi da vivere

Questa società tende a relegare i giovani in ambiti di azione assai limitati (come ad esempio quelli della formazione, del divertimento, delle attività di consumo), allungando sempre più i tempi di accesso al mondo del lavoro. I giovani rischiano di vivere in un mondo parallelo che li allontana e li scoraggia a fornire il loro contributo per affrontare i problemi della comunità. Per fortuna molti di loro rifiutano questa logica e dimostrano di voler essere cittadini attivi. Un’esperienza significativa è quella di alcuni studenti di Milano, che sono impegnati attivamente in buone pratiche sociali di riqualificazione urbana, ambientale ed inclusione sociale.

Obiettivo: Sviluppare riqualificazione urbana, ambientale ed inclusione sociale nell’ambito del parchetto Cimiano di periferia.

Attività: Elisa e Marcella, due ragazze di una classe quarta del Liceo scientifico “James Maxwell” di Milano, si sono rese protagoniste di una missione di riqualificazione ambientale e di un’azione di inclusione sociale che ha coinvolto anche i Licei delle scienze umane “Besta “, “Virgilio” e l’Istituto di arti grafiche “Caterina da Siena”.

Il progetto ha previsto le seguenti attività:

  • l’organizzazione di un laboratorio di comunità teso all’ascolto dei cittadini su temi sensibili, come i servizi e la distanza tra sicurezza reale e percepita;
  • stesura di un progetto di riqualificazione urbana e ambientale relativo al vialetto dei Ciliegi all’interno del parchetto di Cimiano, indicato come punto debole da abitanti e pendolari. Sono state previste azioni a breve e a lungo termine quali: una nuova pavimentazione, l’illuminazione di una cassetta dell’acqua, cestini per la raccolta differenziata, un’area per l’incontro e lo studio, una biblioteca ambulante, tavolini e panchine;
  • il progetto è stato preso in carico da Municipio 3 e Amsa,  con lo scopo di  completare l’operato delle ragazze anche dal punto di vista burocratico.

Come ci dice Elisa: “non è vero che gli enti non ascoltano o non si interessano ai giovani: noi ne siamo la prova”. Marcella aggiunge: “affiancando i ragazzi nell’ascolto di associazioni e soggetti attivi, abbiamo scoperto che le persone a volte hanno una percezione errata dei servizi esistenti. Va migliorata la comunicazione, perché il Municipio 3 è in realtà un territorio socialmente molto inclusivo, e molte iniziative sono possibili”.

Ambito territoriale: Milano – Italia.

Questa buona pratica sociale compare nella Newsletter Consumo sostenibile e condivisione di beni comuni“.